Secessione 2024 -2023 - 2022 - 2021 - 2020
Mito e femminilità
In mostra 2021

Le donne che ho fotografato cercano di incarnare quei miti ancestrali, perduti nella storia e spesso addomesticati o distorti dall’ascesa delle religioni monoteiste. Questi miti, che un tempo celebravano la ciclicità della natura, la sacralità del femminile e la sua forza creatrice, sono stati reinterpretati, depotenziati e nascosti. Attraverso queste immagini, voglio riportare alla luce la figura della donna come portatrice di vita, trasformazione e guarigione, una figura che incarna il divino e il mistero profondo dell’esistenza.
Da questa visione nasce il mio progetto fotografico, una ricerca che affonda le sue radici nei tanti percorsi artistici e personali che ho intrapreso nel tempo. Il ciclo di set fotografici, realizzato tra il 2018 e il 2019, ha avuto origine dalla serie di workshop About Your Body, un laboratorio dedicato alle donne, alla bellezza e all’autostima. Questo progetto, che unisce la fotografia al mito, si nutre di una ricerca iniziata nel 1996 sul corpo e sul nudo e si intreccia con molti altri lavori che ho realizzato: Sign (2000), Fate (2001), Ana (2004), So Ugly (2006), Le Vjtable (2006), Concrete (2010), About Your Body (2014), Noi Social 4 Women (2016) e i miei ritratti performativi. Forse, in questo progetto confluisce gran parte del mio cammino fotografico.
Il colore e l’estetica diventano temi centrali: le donne e le loro storie si trasformano in parole potenti — guarigione, trasformazione, giustizia, libertà, leggerezza, riscoperta. Questo lavoro è il frutto di cinque anni di studio e ricerca sulla bellezza e sulla rappresentazione della donna nell’arte, e mi porta verso lidi sconosciuti, da esplorare, da imparare. Con un chiaro riferimento al pensiero di Gustav Klimt sulla donna e sulla sua rappresentazione, il progetto Secessione 2020 segna un cambio di passo nella mia ricerca. Klimt, uno dei protagonisti più significativi della Secessione Viennese (gruppo artistico fondato nel 1897), ha rivoluzionato la visione della figura femminile nell'arte, sfidando le convenzioni sociali e portando la donna da un ruolo passivo a una figura centrale e potentemente simbolica. Le sue opere, come il celebre "Il Bacio" (1907-1908) e "Ritratto di Adele Bloch-Bauer I" (1907), esplorano la bellezza, il mistero e la sensualità della donna, utilizzando oro, decorazioni floreali e motivi astratti. I suoi lavori hanno avuto un impatto profondo sul modo in cui la figura femminile è stata rappresentata nell'arte, elevandola a simbolo di potenza e di trasformazione.
Nel mio progetto, abbandono i miei cliché e mi spingo nella sperimentazione del "bello" con la consapevolezza di quanto sia stato importante il ruolo di Klimt nel rompere con le tradizioni classiche e nel dare una nuova visibilità e un nuovo significato alla donna, liberandola dalle convenzioni della rappresentazione borghese.
Le opere sono state create dal 2020 al 2024 2021, ma il progetto continua a evolversi.
Nel 2022, il percorso si arricchisce ulteriormente con lo sviluppo della Photo Magia, una naturale conseguenza del Ritratto Performativo, frutto anche dell’incontro con Jodorowsky e Ottavio Rosati. Questo nuovo approccio unisce bellezza, segni alchemici, oro, galassie e fiori di loto per dar vita a ritratti che non sono semplici immagini, ma strumenti di connessione e guarigione.
L’inconscio collettivo femminile porta ferite profonde, ereditate da secoli di oppressione e negazione del divino femminile. Con questo lavoro, voglio creare immagini che curino, che risveglino, che restituiscano alla donna contemporanea la sua bellezza e la sua sacralità perduta. Le mie fotografie non sono solo opere estetiche: sono atti di trasformazione, un viaggio verso la libertà e la riscoperta della vera natura femminile.
Il Cantautore Daniele Sarno mi ha fatto sentire questo brano stupendo che ho collegato immediatamente al mio lavoro.
E' con enorme piacere che ve lo presento insieme alle mie fotografie. Clicca e ascolta!










![Inverno Fate Secessione Vanessa Rusci
Imbolc (AFI: [ɪˈmˠɔlˠɡ]) od anche Imbolic e Oimelc, chiamata pure il "Giorno di santa Brigida" (in irlandese: Lá Fhéile Bríde, in scozzese gaelico: Là Fhèill Brìghde, in mannese: Laa'l Breeshey), è l'antica festa del culmine dell'inverno presso le nazioni celtiche di lingua gaelica, che cadeva tradizionalmente il 1º febbraio, nel punto mediano tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera.](https://static.wixstatic.com/media/372563_135f25d2ed27441e9aade6ae7da89123~mv2.jpg/v1/fit/w_475,h_475,q_90,enc_avif,quality_auto/372563_135f25d2ed27441e9aade6ae7da89123~mv2.jpg)











