Inconscio, fotografia, arte e psicodramma
Sono appassionata di psicologia dal 1993, anno in cui a seguito della separazione dei miei decisi di approfondire con uno psicologo le mie problematiche legate a quell'evento. Da li in poi ho fatto moltissimi percorsi, ortodossi e non, affascinata dalla Gestald, dalla percezione visiva, dall'interpretazione visiva. Nel 2001 a Milano presso la scuola di Fabrizio Ferri Università dell'immagine cominciai la mia ricerca sulla sensorialità, percezione sensoriale e psicologia, sensi, arte e marketing.
Quello che però cambiò definitivamente il mio approccio a queste ricerche fu la lettura di testi di Jodorosky.
Nel 2012 conosco Ottavio Rosati, uno dei più importanti psicodrammatisti europei, per un incarico di lavoro.
Mi occupo di reportage aziendali e di eventi e in quel caso dovevo raccontare uno SocioPlay, particolare psicodramma tenuto a Siena con delle scuole superiori, intitolato "Il rischio della Felicità". Eravamo in molti, l'evento vedeva la partecipazione di più di 300 ragazzi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Sociodramma
Collaboro in quel periodo con l'associazione Contatto di Siena, una associazione che aiuta le famiglie e le vittime delle dipendenze, oltre che con associazioni che si occupano di disturbi alimentari e violenza sulle donne.
Rimango molto impressionata dalla tecnica dello psicodramma di Ottavio Rosati a quel primo Socioplay e trovo una forte assonanza su alcune ricerche che sto facendo: il ritratto performativo e l'autoritratto e la performance come auto terapia.
Parteciperò ad altri Socioplay con l'associazione Contatto dove incontrerò nuovamente Ottavio Rosati in tutta Italia.
Grazie al supporto di Luciana Santioli approfondisco molto le relazioni tra fotografia e psicologia.
Creerò anche workshop di fotografia come "About your Body" e Sorellanza e molte performance che gireranno in Italia.
I miei rapporti con Rosati sono sporadici e ogni volta rimango affascinata dalle sue tecniche, decido quindi di scrivergli per avere consigli su come approfondire tali argomenti, non riuscendo a trovare molto in rete o nei libri.
Nel 2017 Ottavio Rosati mi chiede di seguire per le sue aziende la sua comunicazione web e social, una delle aziende è una casa di produzione di film e documentari e l'altra è la sua scuola di Psicodramma.
Accetto a titolo gratuito a patto di poter partecipare e intervenire alle sue lezioni e ai suoi psicodrammi.
Mi trasferirò anche a Roma per poter seguire meglio i gruppi di ricerca e studio.
Con Rosati conosco Marie Luise Von Franz, approfondisco Jung, grazie al gruppo di studio della scuola posso approfondire anche le mie ricerche sulle performance collettive che porteranno poi a eventi pubblici come "Io sono puro amore" e "A gift for you" tenutasi a Ginevra nel 2017 e 2019 per la Maison de la Jonctions, associazione culturale che si occupa di arte e sociale con l'intervento di Michelangelo Bonitatibus e l'organizzazione di Alice Vagaggini.
Grazie alle tecniche innovative di Ottavio Rosati, Bricconaggi e scacchiere tridimensionali accompagnate da video, decido di continuare a sperimentare la forza della performance collegata alla fotografia e alla comunicazione con l'inconscio.
Studio tra i tanti Jacob Levi Moreno, Zerka T. Moreno, Anne Schützenberger, Françoise Dolto, Aldo Carotenuto.
Questo cambierà moltissimo il mio fare fotografia e mi porterà sempre di più a ragionare sulla fotografia e l'inconscio.
Durante questi anni studio in maniera approfondita Marie Luise Von Franz, in particolare grazie al blog di Ottavio Rosati e al suo sito ho modo di arrivare a approfondire temi come il tempo nella psicologia e il rapporto con le nuove tecnologie, di cui Rosati fa molto uso, soprattutto con la fotografia e il video.
Da queste ricerche nascerà il mio progetto DEFRAGMENTED sulle intelligenze artificiali.
E le mie ultime ricerche finalmente consapevoli sulla Photo magia, la guarigione dell'inconscio collettivo delle donne tramite nuove rappresentazioni del corpo femminile e del suo spirito che si rifà a archetipi e miti.
Il fotografo produce immagini ed è necessario che diventi molto consapevole di cosa produce, se grand* pensator* come Susan Sontang, Peter Burke, Baumann, e molti altri avevano intuito che la fotografia "toccava" e "nasceva" la e dalla psiche, gli psicologi e il Sociodramma insieme a molte altre tecniche attive conferma la potenza dell'immagine nel comunicare con il nostro inconscio.